Per quali motivi dovremmo fare attività fisica dopo i 50 anni?

Molte persone pensano che invecchiare voglia dire avere meno preoccupazioni e potersi rilassare.

Se anche voi la pensate così, dovete sapere che l’assenza di esercizio fisico , soprat- tutto dai 50 anni in su , comporta gravi conseguenze:

– Riduzione delle capacità cognitive.
– Perdita della massa muscolare, della tonicità e della flessibilità.
– Perdita della capacità di movimento.
– Riduzione dell’agilità, nello spostarsi da un punto a un altro.
– Rallentamento del metabolismo «La strada migliore per accelerare il metabolismo è praticare regolarmente attività fisica»

Per questo motivo vi consiglio di fare esercizio fisico anche dopo i 50 anni , tenendo presente alcuni punti importanti.

1- Non trascurate i dolori fisici , prediligete un allenamento soft soprattutto se soffrite di osteoporosi, mirato e facendovi seguire da una figura professionale
 
2- Non trascurate la salute della vostra schiena . Ricordatevi che il vostro corpo sta cambiando e gli sforzi che facevate un tempo non devono essere uguali a quelli di oggi . La vostra colonna vertebrale potrebbe mandarvi dei segnali .. ascoltateli
 

3- COCCOLATEVI

Prendetevi del tempo per rilassarvi

Dopo una buona sessione di allenamento, fate un respiro profondo e coccolatevi facendo :

– una doccia con acqua tiepida per rilassarvi. È perfetto per evitare dolori e fastidi il giorno dopo. Se avete iniziato a fare attività fisica dopo i 50 anni, dopo anni di inattività, questo accorgimento è particolarmente consigliato.

– Fare un bagno con oli essenziali.

 

4- EVITATE LA VITA SEDENTARIA

Qualunque sport scegliate, l’importante è che facciate attività fisica.
Non lasciatevi andare! Fare movimento dopo i 50 anni, quando un tempo avevate un routine piena di lavoro e di impegni di famiglia, potrebbe farvi sentire fiacchi ,poco produttivi e persino depressi .

Non esitate a contattarmi per una consulenza per capire quale sia il miglior percorso per voi Donne!

Cinquantanni … il fiore dell’età, l’età in cui comincia realmente la vera vita.

Fëdor Dostoevskij, L’idiota, 1869